Poi sono andato ad Arezzo a copiare Piero della Francesca. Complessivamente tenendo conto dei miei viaggi e dei miei soggiorni in Toscana, devo averci vissuto almeno due anni. Per sopravvivere facevo di tutto: lavapiatti in un ristorante di Firenze, guida turistica, interprete… Ma nella chiesa di San Francesco, ad Arezzo, ero completamente solo con Piero e i suoi affreschi. Erano momenti magici. A quei tempi nessuno parlava di lui. […] La grande arte è sempre semplificatoria.
(Balthus, Riflessioni di un solitario della pittura, intervista con Françoise Jaunin, ed. Archinto, Milano 2000)
![Piero 1 Piero 1](http://www.renatonicoliniarchitetto.it/wp-content/uploads/elementor/thumbs/Piero-1-oycqs5wwbvf8cx7mrf9bas1cb4uv0chb8net7j41mw.jpg)
![](http://www.renatonicoliniarchitetto.it/wp-content/uploads/2020/07/Piero-2-768x546.jpg)
Esiste in ognuno di noi lo spazio da tenere per un personaggio, un luogo, una costruzione.
Sottoscrivo questa tua preziosa sintesi e ringrazio.