Le ragioni che sono alla base del nostro progetto nascono da due riflessioni generali. La prima fa riferimento ad un’idea di “centralità” in termini di significato e di uso nel paese di Acquafredda oggi e nel passato. La seconda pone l’attenzione sul tentativo di riordino dal punto di vista viabilistico di tutta l’area oggetto di intervento in termini di sicurezza e sostenibilità.
Quello che il bando chiama “arteria principale e biglietto da visita” è stato declinato dal progetto come un tentativo di dare “identità” e quindi “riconoscibilità” a questo luogo. Caratteri che si possono leggere in una cartolina di metà Novecento dal titolo “Acquafredda. Viale entrata al paese”, dove l’idea del viale alberato o “allea” è associata alla presenza del piccolo ponte sulla Fossa Magna e ai due identici “caselli” in mattoni a vista di accesso alla villa retrostante. Il progetto cerca di accentuare questi caratteri ereditati dal passato riconfermando un lungo viale dapprima di pioppi cipressini e poi di tigli comuni che unisce il piccolo ponte alla piazza del Municipio.
Lungo questo asse o “allea” si attestano altri piccoli luoghi anch’essi dotati di “identità e riconoscibilità”.
La seconda riflessione è di riordino viabilistico di tutta l’area che attualmente si presenta oggi come una situazione molto promiscua e frammentata sotto il profilo della viabilità privata privato, del trasporto pubblico (bus extraurbano), della circolazione ciclistica e pedonale. Situazione generale ereditata dal passato dove il mezzo automobilistico aveva sicuramente meno importanza e meno impatto dal punto
vista urbano e ambientale.
I cardini di questo riordino si possono così riassumere:
– sicurezza viabilistica
– incentivazione all’utilizzo della bicicletta e potenziamento del trasporto pubblico extraurbano
– alleggerimento viabilistico del centro storico
– attuazione delle previsioni di PGT