2018 | Concorso per la Casa dell’Acqua a Milano

concorso di idee per la Casa dell’Acqua del futuro [Una Forma per l’Acqua]

concorrente singolo

committente: MM S.p.a. – Milano

La Casa dell’acqua 1 (Chiosco per percorsi pedonali) - Piante
La Casa dell’acqua 1 (Chiosco per percorsi pedonali) - Assonometria

Il progetto, oltre a cercare di essere un oggetto di design, tende a configurarsi innanzitutto come un piccolo fatto urbano, cioè una piccola architettura urbana riconoscibile e depositaria di identità in termini di significato, forma e uso all’interno del panorama cittadino milanese.
La prima analogia figurativa e costruttiva che è venuta alla mente fa riferimento a quel complesso unitario, ma declinato alle varie scale, costituito dalla rete di stazione di servizio AGIP disseminate con cura lungo le autostrade e i marciapiedi delle città italiane degli anni ’50. Realizzate dall’arch. Mario Bacciocchi per conto di Enrico Mattei costituirono una “intuizione felice e pubblicitaria che indicava valore e forza delle nuove realtà dell’Eni del dopoguerra. […] Una grande pensilina in cemento armato, bianca, sottile, raffinata, con un profilo simile ai semplici diagrammi di carico uniforme, nasceva dal suolo e avvolgeva ora il piccolo chiosco del benzinaio ora la grande stazione di servizio. Furono tredici le varianti dello stesso modello, dai piccoli chioschi che ancora oggi sembrano lasciti di una modernità imprevista nel paesaggio italiano, alle grandi stazioni di servizio, con bar, ristoranti, negozi, avvolti tutti da questa straordinaria pensilina, bianca, semplice, costruttiva” (Francesco Andreani). Il progetto tenta di assimilare e declinare questo “insegnamento” all’interno di una mobilità urbana sostenibile, dolce e attiva; in questo senso sono state pensate due variazioni di scala allo stesso tema: “la casa dell’acqua 1” (il Chiosco) che fa riferimento a percorsi esclusivamente pedonali e “la casa dell’acqua 2” (la Stazione di servizio) che si configura a servizio di percorsi pedonali e ciclabili differenziati ma contigui.
Altri riferimenti figurativi e costruttivi della presente proposta di progetto sono stati alcuni oggetti di design “non d’autore” come la storica fontanella di ghisa verde (la “Vedovella o “Drago – verde”), la lamiera rivettata dei tram del Novecento (prima di color giallo zafferano e poi color verde) e l’anonima panchina “Milano” in listoni di legno verde e struttura in acciaio zincato. Crediamo che questi siano oggetti “popolari” e riconoscibili carichi di identità milanese, al di là di ogni possibile retorica.

La Casa dell’acqua 1 (Chiosco per percorsi pedonali) è formata:
– 1 riparo
– macchina erogatrice d’acqua
– totem informativo
mentre la Casa dell’acqua 2 (Stazione di servizio per percorsi pedonali e ciclabili contigui):
– 2 ripari
– macchina erogatrice d’acqua
– totem informativo
– fontanella
– seduta

La Casa dell’acqua 2 (Stazione di servizio per percorsi pedonali e ciclabili contigui) - Pianta
La Casa dell’acqua 2 (Stazione di servizio per percorsi pedonali e ciclabili contigui)- Assonometria
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