concorso di idee per la riqualificazione, ampliamento, ristrutturazione, adeguamenti, spazi Palazzo comunale e palazzina via Villoresi, costruzione nuovo teatro con integrata biblioteca e spazi culturali
concorrente singolo
committente: Comune di Arluno (MI)
Le ragioni del progetto
Le ragioni che sono alla base del progetto nascono da due riflessioni generali. La prima fa riferimento al ruolo che, oggi, l’isolato oggetto di concorso rappresenta in termini di significato e di uso rispetto alla città di Arluno. La seconda pone l’attenzione sulla ragione d’essere che alcune parti storiche (edifici e isolati) hanno avuto ed in parte ancora hanno rispetto alla morfologia del centro storico.
Oggi l’isolato del Palazzo Comunale si presenta con un insieme di edifici pubblici e privati in cui è difficile cogliere il significato tra le parti, il tutto e la città in termini di riconoscibilità e quindi di identità. La piazza De Gasperi, che affaccia sulla strada principale della città, è sostanzialmente un parcheggio; la parte interna dell’isolato è anch’essa un’area destinata a parcheggio pertinenziale degli edifici comunali; manca una permeabilità generale in fatto di attraversamenti pedonali (condizione, peraltro, richiesta esplicitamente dal bando di concorso) In sintesi, il senso attuale e l’uso che ne deriva della parte urbana oggetto di concorso è strettamente ed unicamente legato al sistema viabilistico. Il progetto cerca di ripensare quest’ordine che si è venuto ormai a consolidare e propone un diverso piano dell’isolato, in termini, soprattutto, di luoghi pubblici intermedi tra la componete viabilistica e gli edifici (nuovi e quelli da recuperare) che costruiscono l’isolato stesso.
Per avviare questa operazione di “ripensamento” si è cercato di guardare con attenzione alcune parti storiche del centro. In particolare ci siamo soffermati al ruolo e al rapporto “settecentesco” che il palazzo Pozzobonelli ha sempre instaurato con l’isolato di appartenenza e con la strada principale, nonostante le recenti opere di ristrutturazione. Lo schema tipologico si costruisce, dalla strada principale, su questa successione: piccolo slargo con esedra e portale – vicolo di penetrazione – cortile d’onore – edificio lineare – parco retrostante.
La particolarità di questa costruzione lo avvicina agli edifici storici pubblici e insieme a questi gioca un ruolo primario all’interno della morfologia urbana di Arluno, complementare a quello svolto dal tessuto residenziale prevalentemente di origine rurale.
Il progetto cerca, in termini positivi, di fare sue queste ragioni o modalità costruttive proponendo un’idea il più possibile urbana dell’intervento.
Le scelte sostenibili
“Agire ecologicamente significa utilizzare e gestire le risorse naturali considerando, non solo la loro disponibilità sul mercato e il loro prezzo, ma sempre, nella piena consapevolezza, che la loro quantità sulla Terra è limitata e che il loro uso può generare effetti negativi sull’ambiente, nostro unico abitata” (U. Wienke ”Manuale di bioedilizia”).
Questa citazione esprime chiaramente la ragione secondo la quale qualunque progetto architettonico non si può sottrarre a delle scelte sostenibili in rapporto all’ambiente che viviamo.
Anche a livello normativo, per esempio, il recente DL 19/08/2005 fissa delle norme da osservare che recepiscono il principio contenuto nella suddetta citazione.
Il fotovoltaico
Il progetto prevede sulla copertura piana del teatro un impianto fotovoltaico posizionato a sud e collegato alla rete elettrica nazionale. Esso è costituito da 162 pannelli in silicio monocristallino delle dimensioni ciascuno di 131 x 66 cm, collegati in serie in 6 stringhe e aventi una superficie complessiva do 140 mq. L’impianto produce circa 20.200 kwh all’anno e i pannelli hanno una potenza di picco pari a 17 kwp.
Sono previsti, inoltre, 2 inverter per trasformare l’energia elettrica continua in alternata, 1 display a led elettronici per la visualizzazione di alcuni parametri significati, 1 datalogger per la registrazione di tutti i dati di produzione dell’impianto dotato di interfaccia per la connessione ad un PC.
Il solare termico
L’impianto è costituito pannelli solari sotto vuoto a tubi a circolazione forzata e si sviluppa su una superficie di 24 mq. I quattro serbatoi da 400 litri ciascuno sono posizionati nel locale tecnico sottostante la copertura piana. I pannelli producono 930 litri di acqua calda sanitaria al giorno e soddisfano le esigenze idriche di acqua calda dei servizi igienici destinati al personale artistico, tecnico ed amministrativo che lavora all’interno del biblioteatro e del personale amministrativo degli uffici di via Villoresi, tenendo presente che un addetto di ufficio consuma, mediamente, 25 litri di acqua calda al giorno.
Il tetto verde
Il tetto verde non è un invenzione attuale della bioedilizia, ma il suo impiego risale agli anni ’20 se pensiamo ad alcuni progetti di Le Corbusier. I vantaggi di questa tecnica possono essere:
– miglioramento del microclima ambientale;
– alleggerimento del carico di acqua della rete di smaltimento della acqua piovana;
– diminuzione della quantità di polvere e agenti inquinanti;
– miglioramento dell’isolamento termico ed acustico degli ambienti sottostanti;
– aumento della durata dei materiali che compongono il manto di copertura e dei vari strati sottostanti.
Il progetto prevede un inverdimento di tipo estensivo per una superficie di copertura complessiva pari a 1.100 mq. Questa tipologia di verde riduce il peso sui solai di copertura e non necessita di interventi di irrigazione e concimazione.
Il risparmio energetico
Sotto questo profilo i progetto (sia la nuova costruzione che il recupero delle esistenti) è pensato in modo da consentire una riduzione del consumo del combustibile per la climatizzazione di tutti gli ambienti, intervenendo sull’involucro edilizio e sul rendimento dell’impianto di climatizzazione. Saranno rispettati i valori di trasmittanza termica fissati dal DL192/2005. In particolare per quanto concerne il biblioteatro abbiamo questi valori:
– strutture verticali opache: 0,35 W/mqk < 0,37 W/mqk (DL192/2005);
– strutture orizzontali opache: 0,33 W/mqk < 0,34 W/mqk (DL192/2005);
– chiusure trasparenti: 2,4 W/mqk < 2,5 W/mqk (DL192/2005).
Sono, inoltre, previste n. 2 caldaie ad assorbimento alimentate a gas metano che servono alla climatizzazione rispettivamente del biblioteatro e degli uffici comunali.
Il risparmio idrico
Per ridurre il consumo di acqua il progetto prevede:
– l’adozione di dispositivi per la regolazione del flusso di acqua nelle cassette di scarico dei gabinetti in base alle esigenze specifiche;
– l’alimentazione delle cassette di scarico dei water con le acque grigie provenienti dai servizi igienici;
– le acque meteoriche vengano raccolte in una cisterna interrata posta nelle vicinanza del biblioteatro e serviranno ad irrigare il verde pertinenziale. La cisterna ha un volume pari a 150 mc e sarà dotata di un sistema di filtratura per l’acqua in entrata, sfioratore sifonato collegato alla fognatura per gli scarichi su strada per smaltire l’eventuale acqua in eccesso e di adeguato sistema di pompaggio per fornire l’acqua alla pressione necessaria all’uso suddetto.
I materiali utilizzati
Il progetto è pensato utilizzando il più possibile i materiali che U. Wienke definisce ecologici, in quanto:
– durevoli ed idonei all’applicazione;
– ottenuti da materie prime rigenerabili o abbondantemente disponibili;
– prodotti in processi sicuri per i lavoratori e sostenibili per l’ambiente;
– prodotti con poca energia non generabile;
– privi di sostanze tossiche ed inquinanti, salubri e sicuri per gli occupanti;
– applicabili con tecniche sicure per i lavoratori;
– innocui in caso di incendio;
– riutilizzabili e riciclabili o smaltibili con metodi sicuri.
La comunicazione
Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica dal sole (fotovoltaico) si suggerisce la divulgazione di questo sistema di risparmio energetico tramite:
– monitoraggio dei dati sensibili tramite un datalogger collegato ad un PC;
– l’installazione di un display collegato al PC che visualizza per es. l’energia quotidiana prodotta, l’energia prodotta dall’inizio dell’anno la potenza prodotta, la potenza prodotta, la quantità di CO2 ridotta;
– pannelli informativi e didattici esplicativi del processo di produzione dell’energia elettrica dal sole e descrittivi dell’impianto funzionante.
Questi elementi di comunicazione potrebbero essere posti all’ingresso del biblioteatro a ridosso della caffetteria.