Un uomo non può ritornare fanciullo se non rimbambendo. Ma ciò non toglie che l’ingenuità del fanciullo lo rallegri e ch’egli sia portato necessariamente a riprodurre la sua verità su un gradino più alto, giacché nella natura del fanciullo il suo carattere personale vive e continua a vivere nella sua verità naturale. Perché dunque l’infanzia sociale dell’umanità, nei momenti in cui è fiorita più splendida, non dovrebbe esercitare un fascino eterno, come qualcosa che non tornerà mai più? Ci sono fanciulli incolti e fanciulli saggi come vecchi. A queste due categorie appartengono molti popoli antichi. I greci erano fanciulli normali. Il fascino della loro arte su di noi non è in contrasto con lo stadio non evoluto del loro sviluppo sociale, ne è anzi l’effetto, dipende cioè strettamente dal fatto che i rapporti sociali immaturi, nei quali nacque e soltanto poteva nascere, non si riprodurranno mai più…
(Karl Marx da Critica dell’Economia Politica – 1857 in Lineamenti fondamentali della critica dell’economia politica 1857-1858 (Grundrisse), 2 voll. ed. La Nuova Italia, Firenze 1971/74)
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