La difficile semplicità

È difficile essere semplici. La lingua dei miei racconti è quella di cui la gente fa comunemente uso, ma al tempo stesso è una prosa che va sottoposta a un duro lavoro prima che risulti trasparente, cristallina. Questa non è una contraddizione in termini. Arrivo a sottoporre un racconto persino a quindici revisioni. A ogni revisione il racconto cambia. Ma non c’è nulla di automatico; si tratta piuttosto di un processo. Scrivere è un processo di rivelazione.

(Raymond Carver, Il mestiere di scrivere, ed. Einaudi, Milano 2015)

A me sembra che questo processo, non so se di “cristallizzazione” o “di rivelazione”, riguardi anche il “fare architettura”. Lavoro duro e paziente. L’unica strada praticabile, credo.

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