Quando ho visto a New York l’opera completa di Edward Hopper ho capito tutto questo della mia architettura: quadri come Chair Carr o Four Lane Road mi hanno riportato alla fissità di quei miracoli senza tempo, tavole apparecchiate per sempre, bevande mai consumate, le cose che sono solo se stesse.
Pensando a queste opere mi accorgo che mi interessano molto le cose che stanno per dirsi e il meccanismo con cui si potrebbero dire pur sapendo che un altro più oscuro impedisce il compiersi regolare delle operazioni poi necessarie perché qualcosa avvenga.
(Aldo Rossi, Autobiografia scientifica, ed. ilSaggiatore, Milano 2009)