– Paul: Sono tutte uguali!
– Augustus: È vero. Quattromila fotografie dello stesso posto, l’angolo tra la Terza e la Settima, alle otto di mattina. Quattromila giorni con tutti i tipi di clima possibile. È per questo che non vado in vacanza, devo stare qui ogni mattina, alla stessa ora. Ogni mattina nello stesso posto alla stessa ora.
– Paul: Non ho mai visto niente del genere.
– Augustus: È il mio progetto, quello che puoi chiamare il lavoro della mia vita.
– Paul: Pazzesco. Non sono sicuro di aver capito: insomma… come ti è venuta quest’idea, di fare… questo progetto?
– Augustus: Non lo so, mi è venuta. È il mio angolo dopo tutto. Sì insomma, è una piccola parte del mondo ma… anche qui succedono delle cose, come in qualunque altra parte. È la documentazione del mio angolo.
– Paul: [sfogliando velocemente] È un po’ ossessivo.
– Augustus: Non capirai mai se non vai più piano, amico mio.
– Paul: Cosa vuoi dire?
– Augustus: Voglio dire che vai troppo veloce, non guardi neanche le foto.
– Paul: Ma… sono tutte uguali!
– Augustus: Sono tutte uguali, ma ognuna è differente dall’altra. Ci sono delle mattine di sole, delle mattine buie; ci sono luci estive e luci autunnali; giorni feriali e fine settimana; c’è gente con l’impermeabile e le galosce e gente… con la maglietta e i pantaloncini; qualche volta la stessa gente, e qualche volta differente; qualche volta quelli differenti diventano uguali, e la stessa gente scompare. La Terra gira intorno al Sole, e ogni giorno la luce del Sole colpisce la Terra da un’angolazione differente.
– Paul: Più piano, eh?
– Augustus: È quello che consiglio. Lo sai com’è: domani, domani, domani… il tempo mantiene sempre il suo ritmo.
(dal film Smoke di Wayne Wang, 1995)
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