Questo breve testo è stato scritto da mio padre una ventina di anni prima che morisse. Io l’ho semplicemente trasformato in digitale senza alcuna correzione. È una sua personalissima riflessione intorno al significato di “Mestiere”. Per quasi tutta la sua vita ha fatto il posatore di marmi.
Il mestiere mio figlio mi domanda e midice papa cosa e il mestiere. figlio mio il mestiere e la cosa più principale del luomo perche con il mestiere si deve sopra vivere perchè il mestiere e una incarnazione che si deve insegnare da picoli facendo delle cose e disfarle e disfando uno insegna un mestiere ce quello che lo fa bello e quello che lo fa brutto e come la natura che ce luomo brutto e luomo bello così e il mestiere pero ce una cosa che nel mestiere bisogna usare il cervello solo che adesso il mestire si va diminuendo perche i dempi di oggi sono cambiati vogliono produre troppo il mestiere il mestiere si insegna mangiando perche devi guardare come si fa e poi subito quando il mastro sta mangiando tu mangiando mangiando lo devi rifare non tutto ma almeno un pezzo e se quel pezzo che ai fatto non ti va bene nella tua idea lo butti giu e poi al domani mangiando ne fai ancora un altro pezzo fin che nella tua idea ti va bene ce quello inteligente che non apena vede qualcosa lo fa e latro meno inteligente non lo fa pero non bisogna scoragirsi mai che meno inteligente si puo approfondire di più peresere più perfetto e questa e l’incarnazione e poi il mestiere non si deve mai gridicare il mestiere quelo che lo fa bello non lo gritica mai e quello che lo fa brutto per difendersi gridica…
(Giuseppe Nicolini, un giorno qualsiasi)
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