Il “Brutalismo felice” di Lina Bo Bardi

Esiste “una declinazione meridionale di cubismo, purismo, razionalismo, brutalismo, che inseguono o inseguivano là un’idea di felicità estroversa, impensabile altrove e insieme una sorta di consapevolezza malinconica dei confini che delimitano il diritto alla vitalità”. 

(Luciano Semerani, in Il Brutalismo “felice” di Lina Bo Bardi e Clorindo Testa di Vito Quadrato, 19.01.2017, da https://www.artwort.com/2017/01/19/architettura/il-brutalismo-felice-di-lina-bo-bardi-e-clorindo-testa/)

Lina Bo Bardi, Centro sociale SESC-Pompéia, San Paolo, Brasile, 1977-86 – Foto di Paulisson Miura, 2012 (licenza Creative Commons)

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