Architetture che diventano città

La vicenda di queste città è straordinaria; essa ci induce anche ad alcune considerazioni sulla dimensione e dimostra che la qualità di alcuni fatti è più forte della loro dimensione. L’anfiteatro ha una forma precisa e inequivocabile è anche la sua funzione; esso non è pensato come un contenitore indifferente, al contrario è estremamente precisato nelle sue strutture, nella sua architettura, nella sua forma. Ma una vicenda esterna, uno dei momenti più drammatici della storia dell’umanità, ne capovolge la funzione, un teatro diventa una città. Questo teatro-città è altresì una fortezza; racchiude e difende tutta la città.

(Aldo Rossi, L’architettura della città, ed. Clup, Milano 1978)

Spalato (Croazia), i resti del Palazzo di Diocleziano, planimetria - Autori: E. Hébrard e J. Zeiller, in “Spalato, le Palais de Dioclétien”, Paris, 1912 (licenza Public domain da Wikimedia Commons)
Spalato (Croazia), ricostruzione del Palazzo di Diocleziano, planimetria - Autori: E. Hébrard e J. Zeiller, in “Spalato, le Palais de Dioclétien”, Paris, 1912 (licenza Public domain da Wikimedia Commons)
Spalato (Croazia), restituzione del fronte sul mare del Palazzo di Diocleziano - Autori: E. Hébrard e J. Zeiller, in “Spalato, le Palais de Dioclétien”, Paris, 1912 (licenza Public domain da Wikimedia Commons)
Arles (Francia), Anfiteatro romano con all’interno le case medievali, XVIII sec. - Autore: J.B. Guibert (licenza Public domain da Wikimedia Commons)
Sepino (CB), Teatro romano diventato un piccolo borgo - Foto di Giulio Lastoria, 2011 (licenza Creative Commons)

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