La pianta è la generatrice […] La pianta sta alla base. Senza pianta non c’è né grandezza di intenzione e di espressione, né ritmo, né volume, né coerenza. Senza pianta c’è una sensazione insopportabile di cosa informe, di povertà, di disordine, di arbitrio. La pianta richiede la più attiva immaginazione e insieme la più severa disciplina. La pianta determina tutto: è il momento decisivo. La pianta non ha il disegno grazioso del viso di una madonna; è un’austera astrazione; non è che un’algebrizzazione arida. Ma il lavoro del matematico resta in ogni caso una delle più elevate attività dello spirito umano.
(Le Corbusier, Verso una Architettura, a cura di P. Cerri e P. Nicolin, ed. Longanesi, Milano 2003 – Trad. di Vers une Architecture, 1923)
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